Filcams Cgil del Trentino

Contro tutte le precarietà

Appalto ASL: No ai licenziamenti

Appalto sanificazione Asl del Trentino
No ai tagli occupazionali

Martedì’ 12 gennaio la Commissione incaricata all’aggiudicazione del nuovo appalto per le pulizie e la sanificazione degli ospedali trentine ha terminato i suoi lavori . L’aggiudicazione dell’appalto è stata vinta dall’associazione temporanea di imprese diretta dalla Manutencoop con un punteggio 83,60 punti complessivi , rispetto ai 83,55 della Markas e 81,46 della Dusmann Service.
Come Filcams Cgil del Trentino, anche in vista delle prossime assemblee con le lavoratrici interessate, abbiamo cercato di analizzare le offerte per capire le eventuali ricadute ricadute sui livelli occupazionali, sugli orari di lavoro e sulle condizioni complessive dei lavoratori coinvolti nell’appalto che a stragrande maggioranza è personale femminile e con orari medi di 4 ore giornaliere.
Il punteggio era determinato tenendo in considerazione nella misura del 50% l’offerta economica e 50% l’offerta qualitativa del servizio. Nello specifico la commissione ha dato il seguente risultato.
Sulla qualità del servizio l’offerta migliore è risultata quella della Markas con 38,7 punti, seguita dalla Dussmann Service con 34,6 punti e dalla Manutencoop con 33,6 punti. Sul prezzo di base (oltre 12 milioni annui) la Manutencoop ha offerto una riduzione del prezzo base del 12,21%, seguita dalla Dussmann Service con il 6,33% e dalla Markas di Bolzano del 2,13%.
Ad avviso di questa organizzazione quanto emerso dai dati forniti dalla commissione ne scaturiscono alcune considerazioni che intendiamo portare a conoscenza della collettività e sulle quali attendiamo i chiarimenti da chi di dovere ed in primis l’assessore alla Sanità Rossi.
La prima considerazione: Il costo del servizio di sanificazione è, salvo i prodotti per la pulizia, esclusivamente costo del personale. Se prendiamo riferimento le tabelle del ministero un taglio del 12,21 % significa una riduzione di circa 7/8 mila ore pari a circa 60/70 lavoratrici. Una riduzione di personale come sindacato non la possiamo e non la vogliamo accettare per almeno due motivi: sia perché già adesso il personale è sottodimensionato e con carichi di lavoro eccessivi, sia ad una diminuzione del personale ne segue una diminuzione della qualità del servizio e noi ci battiamo affinché la pulizia degli ospedali trentini sia garantita ai massimi livelli. Ne va della nostra salute di lavoratori ma anche di cittadini. Su questo non demorderemo.
La seconda considerazione riguarda quello che io definisco uno “scambio” fra prezzo e qualità del servizio. Uno scambio che ha premiato non l’offerta qualitativamente migliore ma l’offerta più bassa in termini di costi -12.21%. Inoltre ci lascia perplessi il fatto che l’offerta economica sia tale da permettere, con uno scarto di soli 0,05 punti, recuperare il delta di 5,10 punti sulla qualità del servizio.
Appare alquanto ” bizzarro ed anomalo” che un’azienda riesca ad azzeccare il prezzo “esatto” che annulla, così precisamente, lo svantaggio in punti sul versante della qualità del servizio. Su questa questione attendiamo i necessari chiarimenti da quanti di competenza.
Alla luce di quanto sopra, come Organizzazione sindacale, ci attiveremo da subito per dare ai lavoratori le necessarie garanzie sui livelli occupazione, sul recepimento degli accordi sindacali in essere presso la Dussmann Service, e impegni precisi sul rispetto degli orari di lavoro e delle turnazioni delle lavoratrici e dei lavoratori interessati all’appalto. Noi non possiamo permettere, ne accettare che il criterio del maggior ribasso, sia pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori in termini di licenziamenti, riduzione della ore giornaliere o aumento dei carichi di lavoro.
Nelle prossime assemblee proporremmo un percorso di iniziative e di lotta per garantire i diritti e le condizioni di lavoro acquisiti in anni di trattative con la Dussmann Serrvice.

la Filcams Cgil del Trentino

Trento, 19 gennaio 2010

19 gennaio 2010 Posted by | Comunicati Filcams | , , , , , , , , | Lascia un commento

Consolida: il lotta per il rispetto degli accordi

cooperazioneI lavoratori presidiano al sede della federazione delle cooperative

Brutta sorpresa per i circa 40 dipendenti dopo la maratona contrattuale di venerdì scorso dove si era raggiunto un accordo riguardante il passaggio dei suddetti lavoratori dalla Europromos alla associazione temporanei di impresa formata dalle cooperative sociali aderenti alla federazione della cooperative trentine.
Lunedì scorso i lavoratori si sono visti sottoporre una lettera di assunzione in contrasto con gli accordi presi e per molti dipendenti si sono trovati con mansioni diverse o sostituiti da lavoratori esterni all’appalto.
Immediata l’assemblea e la dichiarazione di sciopero con il presidio davanti alla federazione delle cooperative dove abbiamo richiesto un incontro immediato con il presidente Schelfi per chiedere un suo intervento per far rispettare alle cooperative il contratto sottoscritto appena venerdì scorso.
Nell’incontro che abbiamo avuto in mattinata dove abbiamo esposto al presidente Schelfi le motivazioni della protesta lo stesso si è impegnato ad attivarsi per arrivare ad una soluzione positiva della vertenza.
Nel pomeriggio la discussione è proseguita con alcune cooperative da dove è emerso il comune impegno a riprendere la trattativa domani alle ore 11,00 presso il Consolida in via Brennero.
Come segno di buona volontà come sindacato abbiamo sospeso lo sciopero ma questo non deve essere interpretato come arrendevolezza. Il rispetto degli accordi sottoscritti non è trattabile e vanno rispettati. Eventuale problemi possono trovare specifiche soluzioni ma i lavoratori devono essere chiamati al lavoro, retribuiti e non sostituiti con altro personale.
Su questo siamo e saremo inflessibili anche a costo di coinvolgere la Direzione dell’ASIS e lo Stesso Sindaco di Trento che sono i titolari dell’appalto e responsabili dell’applicazione dei contratti di lavoro.
Invitiamo quindi le cooperative sociali a non sottovalutare la determinazione dei lavoratori nella difesa dei loro diritti anche se in tutta questa vicenda emerge una amara realtà che sul versante del lavoro le differenze della cooperative è difficilmente distinguibili da un’impresa che mira al profitto.

FILCAMS CGIL  –  FISASCAT CISL  – UILTRASPOSTI

Trento, 4 giugno 2009

4 giugno 2009 Posted by | Lavoro e precarietà, Sindacato | , , , , , , , | Lascia un commento

ASIS: raggiunto l’accordo

asisAppalto esternalizzato dei servizi di pulizia, custodia e facchinaggio delle strutture sportive gestite da ASIS: raggiunto l’accordo.

Ci sono voluti tre duri giorni di mobilitazione, il conseguente blocco delle strutture sportive del Comune di Trento, 3 incontri ed oggi 9 ore di trattativa, per ottenere il raggiungimento dell’accordo con l’A.T.I. (cooperative La Sfera, Le Coste, Alisei, Povocoop e Pulicoop), che subentra nel cambio d’appalto del servizio esternalizzato di ASIS.
Si tratta di una quarantina di lavoratrici e lavoratori ai quali è stata garantita la completa applicazione dell’art.4 del CCNL Multiservizi, che permette la garanzia occupazionale e il mantenimento dei diritti acquisiti in essere con la Cooperativa cedente l’appalto.
Nonostante il positivo risultato ottenuto, siamo a denunciare che ancora una volta in sede di cambi d’appalti vigono logiche, da parte degli enti che esternalizzano oppure da parte delle aziende subentranti, tese a comprimere salari e diritti, quindi una ricerca del risparmio che ricade sempre e solo sulla testa dei soggetti più deboli, le lavoratrici ed i lavoratori.
In questo caso è solamente grazie alla determinazione e alla dignità dei lavoratori, che sono stati costretti a rinunciare a 3 giorni di un salario già ridotto all’osso, che queste logiche mercificatici del lavoro e delle persone che garantiscono in prima persona la qualità del servizio alla cittadinanza, non hanno prevalso.

p.la Filcams Cgil del Trentino

Roland Caramelle e Alda Tassainer

Trento, 29 maggio 2009

29 Maggio 2009 Posted by | Sindacato | , , , , , , , , | 1 commento

Morti di “Appalto”

mortibianche17Le morti sul lavoro o meglio gli omicidi da lavoro sono una tragica realtà. Una realtà quotidiana che conta una media di 4 morti al giorno.
Quattro lavoratori o lavoratrici giornalmente pagano con la vita la centralità del profitto. Una tragedia che si consuma nella “normalità” quotidiana capace di narcotizzare i cervelli e le coscienze di quanti non vedono che la vera emergenza sicurezza sono questi morti, questi omicidi bianchi.
Una realtà che Maroni e company continuano a nascondere dietro sventolando l’ideologia della caccia al diverso, i respingimenti e l’istigazione alla xenofobia, omofobia e all’odio razziale.
Ci sono voluti 3 morti per asfissia in un impianto di “desolforazione” in una raffineria di Cagliari per riportare il tema della sicurezza sul lavoro sulla prime pagine dei giornali. I morti sono Bruno Muntoni, 56 anni con 3 figli; Daniele Melis, 29 anni e Luigi Solinas, 27 Anni.
Sono lavoratori che possiamo definire “morti di appalto”. Si, non sono vittime del caso ma di quel sistema produttivo che va sotto il nome di riduzione dei costi attraverso lo strumento dell’appalto e delle esternalizzazioni. Una presunta maggiore efficienza che con troppa frequenza i lavoratori pagano con la vita.
Un sistema che per far quadrare i conti si fonda sul sistema ( nascosto) del cottimo, sull’aumento del lavoro sia nella sua quantità che nella sua intensità. Non c’è tempo da perdere, se vuoi rimanere nei costi, devi correre, devi lavorare anche in condizioni proibitive altrimenti perdi il lavoro e sarà qualche altro, magari più ricattabile, a sostituirti.
Ecco, questi omicidi hanno mandanti ed esecutori precisi. Una multinazionale che vuole risparmiare sul lavoro in modo da elargire super stipendi ai manager e agli azionisti e per fare questo non conoscono limiti. Se questo modelle comporta qualche “vittima” non importa, la merce lavoro, a differenza degli azionisti, è ancora facilmente reperibile sul mercato.
Questa è la tragica realtà che dobbiamo contrastare riprendendo la lotta contro una politica del Governo e di Confindustria che continuano a anteporre il mero profitto al diritto della vita.

Ezio Casagranda – Filcams Cgil del Trentino

Trento, 27 maggio 2009

27 Maggio 2009 Posted by | Lavoro e precarietà, Sindacato | , , , , , , , , , , , , , | 2 commenti

Appalti: rischio occupazione

filcams.jpgCon lunedì 2 marzo inizia una lunga attesa per le oltre 500 dipendenti che lavorano presso gli Ospedali trentini nel comparto della sanificazione e del pulimento a causa dell’avvio della procedura del cambio appalto da parte dell’ASL trentina.
Infatti, lunedì 2 marzo scade il termine per la consegna delle offerte riguardanti il rinnovo dell’appalto dei servizi di sanificazione e pulizia dell’azienda sanitaria di Trento.
Questo appalto coinvolge le sei unità ospedaliere del trentino e le 564 dipendenti contano una elevata percentuale di presenza femminile.
Come organizzazioni sindacali abbiamo discusso con la Direzione dell’azienda sanitaria rispetto al capitolato di appalto e abbiamo chiesto che all’interno dello stesso siano inserite le necessarie clausole a difesa dei livelli occupazionali, dell’orario di lavoro e della professionalità presenti fra le dipendenti.
Ma, stante le voci che circolano con sempre maggiore insistenza all’interno della unità ospedaliere abbiamo chiesto un nuovo incontro con l’attuale direzione dell’ASL per illustrare alcune esigenze che riguardano le preoccupazioni delle lavoratrici ma anche per avanzare alcune nostre perplessità sui criteri vi valutazione dell’appalto.
La prima preoccupazione nasce dalla tempistica del cambio appalto. Infatti, un eventuale ingresso di una nuova società nei prossimi mesi rischia di cancellare le ferie estive dei dipendenti e quindi queste lavoratrici si troverebbero senza ferie per il 2009.
Una seconda preoccupazione riguarda l’occupazione. Non si può giocare con il personale, specialmente in questo momento di crisi. Per questo ribadiamo che nella valutazione delle offerte deve avere un peso determinante il monte ore di lavoro diretto (produzione) e quindi la garanzia del lavoro per tutti gli attuali dipendenti, sia in termine di teste sia che in termini di orario di lavoro.
Infatti, il pericolo che va evitato che il nuovo arrivato possa ridurre l’orario settimanale della dipendente. Una simile prospettiva è inaccettabile sia dal punto di vista contrattuale (sarebbe un vero ricatto nei confronti delle lavoratrici) sia dal punto di vista qualitativo in quanto la diminuzione delle ore avrebbe una ricaduta negativa sulla qualità del servizio.
E noi pensiamo che nessuno vorrebbe avere un ospedale poco pulito.
Quindi noi vigliamo ribadire pubblicamente che nell’aggiudicazione dell’appalto devono essere tenute in considerazione non il “risparmio” ma l’occupazione, i progetti formativi, la professionalità acquista delle lavoratrici e la qualità dell’offerta nella sua concezione più ampia. Qualità intesa come servizio ma anche come capacità di rapportarsi con il personale medico ed infermieristico, con il paziente e i suoi famigliari.
Un altro aspetto da considerare è la formazione. In questi ultimi mesi sempre più mansioni tradizionalmente svolte dalle ausiliarie sono demandati alle lavoratrici della sanificazione. Noi non abbiamo niente in contrario ma questo richiede maggiore formazione della lavoratrici e quindi il progetto di formazione, che dovrebbe essere permanente, dovrebbe avere un peso fondamentale nella valutazione dell’offerta di appalto.
Quindi, se vogliamo parlare di servizio all’utenza e non di riduzione dei costi (magari per pagare i lauti compensi al prossimo Direttore) non è accettabile che l’aggiudicazione avvenga con il peso del ribasso sul prezzo.
Invece ci troviamo davanti a dei criteri di valutazione dell’offerta che punta ancora a ridurre i costi (peso 50%) ed il restante come qualità genericamente intesa.
Come sindacato non possiamo accettare che, anche se nella misura del 50%, che un servizio importante come quello della sanificazione e delle pulizia dell’ospedale avvenga sul terreno dei costi anziché sulla qualità del servizio offerto.

Queste considerazioni saranno portate sul tavolo della Direzione dell’ASL nell’incontro già fissato per lunedì 9 marzo 2009 ad ore 14,30 dove ci aspettiamo i necessari chiarimenti e le necessarie garanzie sia versante qualitativo che sul versante dei diritti in quanto non possiamo accettare che davanti a questa crisi sia l’ASL a mettere in discussione i livelli occupazionali o diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che operano in questi settori che non possono essere considerati marginali per il buon funzionamento del servizio ospedaliero.
Filcams Cgil del Trentino – Fisascat Cisl – Uil Trasposti
Trento, 28 febbraio 2009

1 marzo 2009 Posted by | Sindacato | , , , , | 3 commenti